Review: Most of all you

You can’t fix me, you know, she’d said. No I’d thought, I can only love you.

Mia Sheridan è una di quelle autrici in grado di parlare direttamente al cuore del lettore. Ha una capacità unica di raccontare storie d’amore che sono allo stesso tempo intense e drammatiche, e che riescono a scavare nel profondo dell’animo umano, mostrandone tutte le sue debolezze, ma anche tutta la sua forza e la sua bellezza. Nelle sue storie viene raccontato sempre l’amore vero, un amore che può nascere anche nei posti più disparati, ma soprattutto viene raccontato il potere enorme di guarigione dell’amore e di come non si debba mai perdere la speranza di poterlo trovare anche dopo aver sofferto tanto.

Most of All You racchiude tutto questo. È una storia di un amore profondo, di una intensa sofferenza, ma soprattutto è una storia di guarigione, una guarigione fortemente voluta in nome dell’amore.

È incredibile come l’animo umano riesca a reagire e adattarsi in maniera differente a situazioni di profonda sofferenza. Davanti al dolore e alla paura a volte può nascere l’amore e la voglia di vivere intensamente e di godere fino in fondo ogni giorno che la vita ci regala. Altre volte la sofferenza, l’angoscia e la delusione ti portano invece a chiuderti e ad allontanarti, non ritenendo possibile riuscire a trovare gioia e felicità in quel mondo cosi crudele che tanto ti ha portato via.

Gabriel e Ellie sono due facce di una stessa medaglia. Entrambi hanno sofferto moltissimo in passato, ma ognuno di loro ha affrontato quella sofferenza in maniera completamente diversa.

Gabriel ha conosciuto il lato più oscuro della cattiveria umana. Gli orrori di cui è stato vittima da bambino gli hanno lasciato delle profonde cicatrici nell’animo, ma ha trascorso gli ultimi dodici anni della sua vita a provare a se stesso che il passato non può definire il futuro di una persona. Tuttavia non è ancora riuscito a superare la profonda paura del contatto umano e per fare questo decide come estremo tentativo di entrare in uno strip club.

I don’t create beauty, Eloise, I just reveal what’s already there.

 Ed è li che negli occhi di una spogliarellista riconosce la sua stessa sofferenza e le sue stesse paure. Gabriel è uno sculture e con i suoi occhi e le sue mani è in grado di capire cosa si nasconde dietro ogni piccola cosa, di vederne e di riconoscerne la vera natura, cosi come fa con il marmo. È per questo che quando entra nel locale alla ricerca di una donna in grado di aiutarlo a superare le sue più recondite paure, negli occhi di Ellie riconosce un’anima simile alla sua. Lei non è più la bella spogliarellista, ma una ragazza che si nasconde nel suo bellissimo corpo e che ha sofferto come lui.

Ellie, in arte Chrystal, sa di essere bella. Tutte le delusioni e le sofferenze che ha dovuto affrontare negli anni le hanno insegnato che l’unica cosa che possiede è il suo bellissimo corpo. E in quanto tale lo usa come merce di scambio, non dando alcuna importanza al contatto fisico. Negli anni ha imparato a isolarsi e a nascondere la vera se stessa all’interno di quel corpo meraviglioso. Al contatto umano è in grado di spegnare ogni emozione e sentimento, come fosse un automa. Non permette mai a se stessa di sentire nulla, perché sentire equivale a soffrire.

Come può una ragazza che rifugge da ogni emozione insegnare a Gabriel come riuscire ad affrontare la paura per poter sentire tutto?

Ed ecco allora che Mia Sheridan ci regala una delle storie più intense e commoventi che siano mai uscite dalla sua penna. Un vero e proprio cammino di rinascita. La presa di coscienza che anche dopo aver sofferto tanto, dopo aver conosciuto la parte più brutta dell’animo umano si può sempre ritrovare la fiducia negli altri, si può sperare di poter ricevere amore e di donare amore.

Our hands linked together in a way that made me feel we’d been created together, that every part of his body might contain a place just for me, a place I’d fit like no other. As if we’d been sculpted with the other in mind.

 Gabriel è un vero e proprio angelo caduto dal cielo. La sua forza interiore è incredibile, la sua dolcezza, la sua delicatezza, la sua capacità di entrare subito in empatia con l’altro sono qualcosa di incredibile.

Dopo Archer, Gabriel è sicuramente uno dei personaggi maschili più belli creati dalla Sheridan. Con la sua pazienza e dedizione è in grado di capire e comprendere la sofferenza di Ellie. Con il suo amore incondizionato l’aiuta a ritrovare se stessa, perché solo ritrovando se stessa Ellie potrà veramente essere la donna che è destinata a essere. E solo cosi Ellie sarà in grado di amare Gabriel come merita di essere amato.

La vita ha insegnato a Ellie che le persone che ti amano non restano mai a lungo con te. L’amore svanisce presto e la felicità è spesso un’illusione. Ma non aveva mai incontrato qualcuno come Gabriel, qualcuno che pur avendo sofferto molto più di lei in passato, non ha mai smesso di credere nell’amore e nella bontà delle persone.

La vita è una e unica e va vissuta intensamente, ogni giorno, iniziando fin da subito alla luce meravigliosa dell’alba come fa Gabriel tutte le mattine.

Ancora una volta Mia Sheridan scava nel profondo dell’animo umano regalandoci una storia difficile da dimenticare. Una storia che ti fa provare emozioni uniche, che ti far riflettere sull’importanza della vita e che ti insegna a guardare dentro le persone, non fermandosi alle apparenze. Meraviglioso.

Vanessa

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