24 Giu Review: Come un respiro
synopsis
È una domenica mattina di fine giugno e Sergio e Giovanna, come d’abitudine, hanno invitato a pranzo nel loro appartamento al Testaccio due coppie di cari amici. Stanno facendo gli ultimi preparativi in attesa degli ospiti quando una sconosciuta si presenta alla loro porta. Molti anni prima ha vissuto in quella casa e vorrebbe rivederla un’ultima volta, si giustifica. Il suo sguardo sembra smarrito, come se cercasse qualcuno. O qualcosa. Si chiama Elsa Corti, viene da lontano e nella borsa che ha con sé conserva un fascio di vecchie lettere che nessuno ha mai letto. E che, fra aneddoti di una vita avventurosa e confidenze piene di nostalgia, custodiscono un terribile segreto.
Riaffiora così un passato inconfessabile, capace di incrinare anche l’esistenza apparentemente tranquilla e quasi monotona di Sergio e Giovanna e dei loro amici, segnandoli per sempre.
Ferzan Ozpetek, al suo terzo libro, dà vita a un intenso thriller dei sentimenti, che intreccia antiche e nuove verità trasportando il lettore dall’oggi alla fine degli anni Sessanta, da Roma a Istanbul, in un emozionante susseguirsi di colpi di scena, avanti e indietro nel tempo. Chi è davvero Elsa Corti? Come mai tanti anni prima ha lasciato l’Italia quasi fuggendo, allontanandosi per sempre dalla sorella Adele, cui era così legata?
Pagina dopo pagina, passioni che parevano sopite una volta evocate riprendono a divampare, costringendo ciascuno a fare i conti con i propri sentimenti, i dubbi, le bugie. Il presente si mescola al passato per narrare la potenza della vita stessa, che obbliga a scelte da cui non si torna più indietro. Ma anche per celebrare – come solo Ozpetek sa fare – una Istanbul magica, sensuale e tollerante, con i suoi antichi hamam, i palazzi ottomani che si specchiano nel Bosforo, i vecchi quartieri oggi scomparsi.
Language
Italiano
Connect with Ferzan Özptek
“Cara Adele, ti scrivo dalla terrazza di un caffè che si affaccia sul porto, a Kas. Mi fermerò ancora una settimana. È passato tanto tempo dalla mia ultima lettera…”
Inizia con una lettera l’ultimo intenso romanzo di Ferzan Özpetek e immediatamente ti ritrovi trasportato nel suo mondo danzante fatto di affetti estremi, colori e profumi. Un vero e proprio incantesimo che nasce dall’abile penna del regista turco. Dagli anni Sessanta fino ad arrivare ai giorni nostri, tra le pagine si snoda la storia di un romanzo misterioso tessuto sul giallo di due sorelle lontane e divise da una vicenda oscura.
Due città, Roma e Istanbul, un epistolario e un pranzo domenicale tra amici sono solo alcuni frammenti di una storia intrigante e ben ritmata che alterna il passato al presente.
C’è tutto Özptek tra le pagine di Come un respiro. Ritroviamo ancora i colori, i profumi e la vita che si respira tra le strade di Istanbul. La sua Istanbul, splendida protagonista sensuale e regale, fotografata nel suo momento più bello e al centro della storia due donne che ricostruiscono sé stesse e un’epoca.
Uno scorcio di vita tra gli anni Sessanta e Settanta, attraverso cui Özptek fotografa la profondità e la complessità dei rapporti umani.
Dopo Rosso Istanbul il regista riprende un suo progetto precedente e ci trasporta nuovamente tra le strade della sua città natale. Una Istanbul che abbiamo imparato a conoscere e amare nei suoi film e che ora rivive nelle lettere che Elsa, nonostante tutto, continua a spedire a sua sorella Adele.
Due sorelle lontane e ormai divise. Un amore totalizzante e distruttivo. Un segreto da nascondere.
E girando le pagine ritroviamo alcune costanti sempre presenti nelle sue storie: la Roma di Testaccio, le chiacchiere degli amici e il consueto pranzo domenicale. E poi c’è quella verità che per anni è rimasta celata davanti agli occhi di tutti e ora si svela pian piano di fronte a quegli amici riuniti intorno a un tavolo e che si ritrovano loro malgrado protagonisti della scena finale della vita delle due sorelle. Perché si sa che in fondo tutti hanno dei segreti da nascondere.
Vanessa
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Release Date
12 Maggio 2020
Category
Fiction
Editore
Mondadori
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