Review: What he doesn’t know

They say there are two sides to every story, and I suppose in most cases that’s true. But the one I lived inside of? It had three

Ci sono autrici che con le loro storie ti fanno ridere e trascorrere ore spensierate in allegria. Altre raccontano storie che fanno piangere e sospirare. E poi ci sono alcune autrici che possiedono il dono, quella capacità unica di riuscire con le loro parole a entrarti dentro e catturarti il cuore fin da subito. Autrici in grado di creare storie che fanno riflettere e pensare. Queste sono le autrici che amo di più. Quelle che suscitano forti emozioni, che creano storie a cui ripensi anche a distanza di giorni. Autrici uniche come Kandi Steiner.

Kandi Steiner ha la capacità di raccontare storie in grado di toccare profondamente le corde del cuore. Con la sua prosa elegante e poetica riesce ogni volta a creare un vero e proprio viaggio emozionale che ti arriva dritto al cuore e ti fa riflettere. La sua scrittura riesce a dare vita a personaggi imperfetti e a raccontare storie d’amore intense e reali, in cui riesci facilmente a rispecchiarti grazie a tutti quei sentimenti che è in grado di suscitare. Ti sfiora il cuore e ti accarezza l’anima con semplicità.  È dritta e immediata senza tanti giri di parole. Le sue sono storie di vita vera e vissuta in cui tutti noi possiamo rispecchiarci.

What He Doesn’t Know è il primo capitolo di una nuova serie che affronta un argomento forte: la fine di un matrimonio e il tradimento. Una donna e due uomini. Il classico triangolo verrebbe subito da pensare. Ma quando è la Steiner a tessere la trama vi posso assicurare che nulla è mai cosi scontato e soprattutto nulla è mai come sembra.

Cosa succede quando il mondo dorato e scintillante in cui hai vissuto per anni sparisce completamente? Quando le mura di quella che hai sempre definito casa non rappresentano più le pareti che delimitano il bozzolo di quell’isola felice tanto voluta ma sono solo lo scheletro di quello che un tempo era e ora non è più.

Sogni infranti. Speranze disattese. Vuoto assoluto. Assenza di sentimenti.

Charlie Reid è ormai diventata Charlie Pierce da sette lunghi anni. Il suo matrimonio con Cameron Pierce è sempre stato un matrimonio felice. Una casa bellissima piena di libri, una gabbietta con due pappagalli colorati che rappresentano l’emblema della felicità. Ma gli occhi si sa sono lo specchio dell’anima e gli occhi di Charlie hanno smesso di brillare ormai da quasi cinque anni. Un dolore profondo intenso, una perdita mai colmata e la consapevolezza che suo marito non la guarda più come la guardava una volta, che quella complicità che prima li univa ormai è sparita per sempre.

E poi eccolo arrivare all’improvviso. Reese Walker, l’amore della sua adolescenza. Quell’amore profondo intenso e mai vissuto. Lui torna nella cittadina d’infanzia e improvvisamente gli anni trascorsi sembrano svanire nel nulla. Il legame che c’era una volta prende nuovamente vita, forse più intenso di prima. Reese è gioia, musica, amicizia e complicità. Reese è vita.

If I am a river, you are the ocean. It all comes back to you in the end

Team Cameron o team Reese. Il vecchio o il nuovo. Il noto o l’ignoto. Il passato o il presente. L’amore adolescenziale o l’amore maturo. Il sogno o la realtà. A volte è facile farsi abbagliare, molto più difficile restare e combattere.

Kandi Steiner descrive alla perfezione tutto quello che si prova quando ci si accorge che la persona amata non ti guarda più come una volta. Quando viene meno la complicità che ti legava a lui. Quando bastava anche solo uno sguardo per capirsi.

La Steiner è bravissima a far entrare il lettore nella mente dei personaggi. Il POV di Charlie ti catapulta direttamente all’interno della sua sofferenza e ti fa vivere con lei tutti i suoi dubbi e le sue paure. Il POV di Reese ti aiuta a guardare le cose dall’esterno con occhi nuovi. Gli occhi di chi arriva all’improvviso da fuori, osserva attentamente e trova qualcosa che non credeva di trovare. Charlie agli occhi di Reese non è cambiata, è sempre quella bellissima ragazzina che gli faceva battere forte il cuore, ma i suoi occhi hanno perso la gioia. E lui è fermamente convinto di poter far tornare la luce in quello sguardo spento.

Finale scontato? Assolutamente no. Esiste sempre l’altro lato della medaglia. In una storia esistono sempre due versioni. Ma quella raccontata dalla Steiner ne ha addirittura tre.

Cameron had always been quiet. He’d always been reserved. He showed me he loved me with his hands, with his eyes, more than he ever showed me his words

Quello che appare così chiaro a volte non è mai cosi scontato. Ed ecco che alla fine l’autrice ci stupisce dando voce finalmente anche a Cameron, il marito. Quel marito silenzioso e taciturno. Cameron non conosce le parole. Non sa come usarle per esprimere i suoi sentimenti e le sue emozioni. Fin da piccolo gli è stato insegnato a nascondere i sentimenti, a tenerli nascosti per non mostrare le sue debolezze. Ma quando ti ritrovi a dover fare i conti con la realtà, quando capisci di stare perdendo ciò a cui tieni di più al mondo, allora le ritrovi improvvisamente. Perché solo quando stai per perdere qualcosa riesci a comprenderne la reale importanza.

E allora team Reese o team Cameron? Quale sarà la scelta di Charlie? E soprattutto per chi batterà il cuore di noi lettrici? Per scoprirlo basta leggere  What He Always Knew, il capitolo conclusivo di questa duologia cosi intensa ed emozionante.

Vanessa

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