The living canvas

The Living canvas è il  capitolo finale del Master Tricker duet, l’incredibile storia di Olin e Gil e del loro amore travolgente.

synopsis

“Deve essere coraggiosa, testarda e immune al caratteraccio di quelli che ama.”
La prima riga richiamava la storia.

“Le ore sono infinite, la paga è inesistente, mollare assolutamente proibito.”
La seconda riga faceva male per quanto era vera.

“In grado di funzionare senza dormire, di trattenersi dal correre quando i tempi si fanno difficili e di essere non solo una semplice tela vivente ma un’amante.”
La terza fremeva di onestà.

“Altri attributi richiesti: comprensiva, testarda e che non abbia paura di dirmi quando sbaglio. Deve anche provare piacere a essere toccata e baciata ogni volta che voglio. “
La quarta brillava di promesse.

“Chiama o invia un’email a” IL TUO CUORE, LA SUA ANIMA “se sei interessato.”
Il finale ha decretato il mio futuro.

L’annuncio era molto simile a quello a cui non avrei mai dovuto rispondere.
Uno scherzo del destino che ha riunito due persone destinate a stare insieme.
Un lavoro che accetterei in un baleno se il datore mi potesse offrire tali condizioni.
Ma io non ero libera.
E neanche Gil.
Pertanto, il mio colloquio non potrà mai esserci.

Versione originale

“Must be brave, stubborn, and impervious to the tempers of loved ones.”
The first line hissed with history.

“Hours are endless, pay is non-existence, quitting absolutely forbidden.”
The second line ached with truth.

“Able to function on no sleep, refrain from running when times get hard, and be more than just a living canvas but a lover.”
The third thrummed with honesty.

“Other attributes required: forgiving, opinionated, and not afraid to tell me when I’m wrong. Must also enjoy being touched and kissed at any time of my choosing.”
The fourth glowed with promise.

“Call or email ‘YOUR HEART, HIS SOUL’ if interested in applying.”
The final made my future unfold.

The advert was so similar to one I should never have applied for.
A twist of fate that brought two destined people back together.
A job I would take in a heartbeat if the employer could offer such terms.
But I wasn’t free.
Neither was Gil.
Therefore, my interview could never happen.

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