Review: Crying in H Mart

Stiamo tutti cercando un pezzo di casa, o un pezzo di noi. ne cerchiamo il sapore nel cibo che ordiniamo e negli ingredienti che compriamo.

Crying in H Mart è l’autobiografia di Michelle Zauner, una musicista americana di origini coreane conosciuta come la cantante del gruppo indie-rock  Japanese Breakfast.

Prima di arrivare al successo, a soli 25 anni, Michelle ha vissuto una grande tragedia, la morte della madre a causa del cancro. Figlia di un padre americano e una madre coreana, nata a Seul ma cresciuta negli Stati Uniti, fin da piccola Michelle ha sempre lottato per riuscire a connettersi alle sue origini asiatiche. E dopo la morte della madre si ritrova a piangere tra i corridoi di H Mart, una catena di supermercati americana specializzata in cibo asiatico.

H Mart è dove i ragazzini che sono venuti a studiare da soli negli Stati Uniti si accalcano per trovare la marca di noodle istantanei che gli ricorda casa.

E così Michelle si ritrova ad elaborare il lutto e a superare il dolore cucinando i piatti tanto cari a sua madre, come il tteokguk (una zuppa di riso) e il kimchi-jjigae (uno spezzatino piccante).
Fin dagli anni della sua infanzia il cibo era sempre stato una costante nel suo rapporto con la madre, l’unico legame con quella donna fredda e autoritaria così lontana dal suo mondo fatto di musica.

Nel mio immenso disinteressa per tutto, la musica accorse a riempire il vuoto. Aprì una fessura e s’insinuò come una scheggia nello squarcio già precario e sempre più ampio tra me e mia madre.

E sarà proprio grazie al cibo che Michelle riuscirà a trovare un canale di comunicazione con la madre e un conforto al dolore. Attraverso la condivisione delle ricette nascerà un vero linguaggio d’amore, un modo unico di comunicare tra madre e figlia, molto più potente di qualsiasi parola.

Michelle Zeiner si tuffa tra i suoi ricordi e trasporta il lettore nel vivo della sua infanzia trascorsa nella piccola cittadina di Eugene in Oregon e delle sue estati a Seul alla ricerca delle sue origini asiatiche in compagnia della madre e dei parenti coreani. Mette a nudo la sua adolescenza ribelle e la sua voglia di scappare da quella piccola cittadina che le era sempre stata così stretta. Racconta le sue speranze quando arriva nella East Coast e inizia a muovere i primi passi nella musica.
Un racconto reale e sincero fino alla scoperta della malattia della madre e agli ultimi giorni trascorsi con lei.

Per tutti quegli anni mi aveva ripetuto di risparmiare una percentuale di me come faceva lei. Non avevo capito che significa nascondesse una parte di sé anche a me.

Cryng in H mart non è una lettura leggera. È un memoriale crudo e struggente, descritto con la giusta intensità e ironia. Affronta argomenti forti come la malattia, il dolore e la perdita. Ma è anche un inno all’amore, un percorso alla ricerca della propria identità. Una storia che racconta le mille sfaccettature del rapporto tra una madre e una figlia. Intenso e commovente.

Vanessa

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